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giovedì 15 maggio 2014

Invito alla lettura di Chelsea Hotel

Chelsea Hotel
Sherill Tippins
Edt, 2014, 23 euro

Con i suoi dodici piani di mattoni rossi nella 23esima di Manhattan, il Chelsea Hotel è stato il luogo in cui la cultura americana ha forgiato la propria originalità. Dopo anni di ricerche, Sherill Tippins ci offre la cronaca più autentica di quanto accadde in questa “fantasilandia comunitaria”.
Pionieristico esperimento di modello sociale ideato da Charles Fourier, divenne ben presto crocevia di artisti di ogni genere, che resero viva la sua idea di un mondo nuovo, liberato, creativo e produttivo.
Estro, follia, ricchezza e povertà, successi e fallimenti, droga e suicidi, ma soprattutto arte e correnti di pensiero. Qui vissero Mark Twain e Thomas Wolfe, Dylan Thomas e Edgar Lee Masters, John Sloan e Jackson Pollock, Gore Vidal e William Burroughs, Tennessee Williams e Stanley Kubrick, Jimi Hendrix e Joni Mitchell, Franz Kline e Janis Joplin.
Al Chelsea, Antonin Dvořák cercò le radici di una nuova musica americana; Arthur Miller scrisse la sua piéce dedicata a Marilyn Monroe, sullo stesso piano in cui Andy Wharol girò le scene di Chelsea Girls. Qui Arthur C. Clarke  scrisse 2001: Odissea nello spazio e Bob Dylan compose l’album Blonde on blonde. Qui vissero e morirono Sid Vicious e Nancy Spungen.
Dopo oltre un secolo e mezzo di vita, intere generazioni di artisti erano nate e vissute al Chelsea.
“La gente diceva che al Chelsea accadevano magie. Per circa 10 dollari alla settimana si poteva affittare una stanza accanto a Edie Sedgwick o perder tempo sul tetto con Allen Ginsberg”.


Massimo Bonato
Le Monde Diplomatique 15 maggio 2014

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